Quando si parla di salute mentale viene ovvio focalizzarsi sul primo cervello, ovvero quello che sta chiuso nella nostra scatola cranica.
I più recenti studi, tuttavia, dimostrano con sempre maggiore forza il ruolo essenziale che, in questo ambito, gioca il nostro secondo cervello, ovvero quello che sta nella pancia.
Il primo cervello
Il nostro cervello è un organo straordinario. Chiuso nella nostra scatola cranica, riceve, elabora e integra incessantemente informazioni provenienti sia dall'interno che dall'esterno del nostro organismo. Attraverso gli organi di senso, percepisce la realtà in cui ci muoviamo e ci restituisce una visione di quello che stiamo vivendo.
Ho usato il termine visione non a caso. Il cervello è un organo plastico, molto più di quanto pensassimo e si plasma e si modella a seconda delle esperienze che viviamo, della cultura e delle credenze in cui siamo immersi.
Questo significa anche che attribuisce un significato e un valore soggettivi a ciò che viviamo, reagendo con la produzione di neurotrasmettitori e orchestrando la secrezione di ormoni che ci fanno stare bene o che, la contrario, attivano la risposta di stress o fanno crollare il tono del nostro umore.
E' ovvio, quindi, che quando si parla di salute mentale, in particolare di patologie quali ansia e depressione, il principale oggetto di studio sia il cervello e il suo funzionamento. Quale di questi meccanismi si è inceppato? Quale neurotrasmettitore manca o è in eccesso? Perché il segnale di stress non si spegne?
Tutte queste domande sono ovviamente sensate, ma tengono poco conto della complessità dell'essere umano, che non è un insieme di parti distinte, ma un'entità unica in cui si intrecciano vie di comunicazione e metaboliche diverse.
Per questo motivo, quando si parla di salute mentale è bene allargare il nostro sguardo, o meglio, spostarlo un po' più in basso.
Cosa c'entra l'intestino con la salute mentale?
Oramai è risaputo che la salute del nostro organismo dipende in modo significativo dal benessere intestinale. E questo vale anche per la salute mentale.
Sono sempre più numerosi, infatti, gli studi che correlano squilibri della flora (del microbiota, in termini tecnici) e infiammazione intestinale a numerose patologie, comprese ansia e depressione (https://microbioma.it/neuroscienze/due-ampi-studi-confermano-esiste-una-firma-microbica-intestinale-della-depressione/;https://microbioma.it/neuroscienze/ansia-e-depressione-post-covid-microbioma-intestinale-possibile-target-terapeutico/) .
Il nostro intestino, infatti, ospita un vero e proprio ecosistema, composto da batteri, funghi e virus. Questi microrganismi sono coinvolti non solo nella digestione e nell'assorbimento dei nutrienti, ma in moltissime altre funzioni, comprese la modulazione della risposta immunitaria e della produzione di neurotrasmettitori quali serotonina e GABA (acido gamma ammino butirrico).
Ma come fanno dei neurotrasmettitori prodotti nella pancia a influenzare la nostra salute mentale? Come ci arrivano questi neurotrasmettitori al primo cervello?
La risposta è semplice: i due cervelli sono anatomicamente connessi attraverso le fibre del sistema nervoso neurovegetativo e parlano la stessa lingua, ovvero quella dei neurotrasmettitori, che entrambi sono in grado di produrre e di captare.
Salute mentale e alimentazione
Se è vero che tutti noi abbiamo un vero e proprio ecosistema nella pancia, è altrettanto vero che la ricchezza e la biodiversità di questo ecosistema cambia da persona a persona. In particolare, dallo svezzamento in poi dipende in modo significativo dalla dieta.
I cibi che consumiamo abitualmente, infatti, cambiano gli equilibri tra le diverse popolazioni batteriche, favorendo la crescita di alcune specie piuttosto che altre.
Cosa si dovrebbe, quindi, mangiare per favorire quelle specie che contribuiscono al nostro benessere? Tendenzialmente cibi ricchi di fibre che, per noi umani, non rappresentano una fonte di nutrimento, ma per i nostri microscopici amici sì.
Prendersi cura del nostro secondo cervello è un fattore non trascurabile quando si parla di salute mentale. Un intestino in equilibrio, infatti, invia al primo cervello segnali di equilibrio e benessere e contribuisce a innalzare anche il tono dell'umore.
Non così in fretta...
Lo scopo di questo breve e sicuramente non esaustivo articolo è portare l'attenzione sul ruolo chiave che l'intestino e il microbiota giocano per la nostra salute mentale e sottolineare quanto le moderne ricerche ci allontanano sempre di più dal riduzionismo, tornando ad osservare l'essere umano e la sua salute in modo olistico.
Non è mia intenzione fornire una spiegazione semplicistica di patologie serie quali la depressione, ma sottolineare il fatto che, per prendersi realmente cura della nostra salute mentale è necessario prestare attenzione anche all'alimentazione e al funzionamento del nostro intestino, perché questi rappresentano una variabile che non può essere trascurata.
Vuoi sapere come prenderti cura della tua salute mentale in modo olistico e naturale, prendendo in considerazione anche l'alimentazione? Scrivimi per prenotare una consulenza.
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