La mia storia di infertilità
Non sei sola/o
Desiderare un figlio che non arriva genera un dolore immenso e profondo, tanto grande da avere la sensazione di non poterlo esprimere, perché se dovesse uscire sicuramente creerebbe il vuoto intorno, come una bomba atomica.
Eppure è proprio nel portare fuori ciò che sta nella testa e nel cuore che inizia il processo di uscita dal buco nero che è l'infertilità. Tuttavia, è fondamentale che questo processo avvenga nel giusto spazio, in un contesto di ascolto vero, senza suggerimenti, senza consigli e consolazioni.
Un ascolto pieno di presenza, di attenzione e di silenzio.
Come posso aiutarti?
Il mio studio diventa il luogo in cui questo dolore può uscire ed essere contenuto, con gentilezza, rispetto e non giudizio. Attraverso il tuo racconto, posso aiutarti con domande ed esercizi a fare chiarezza, a sentire con più forza la tua voce e a riscoprire le risorse che già hai, anche se non riesci a vederle.
In questo modo, torni a vederti, sentirti e pensarti capace e funzionante.
Passo dopo passo ti accompagno a ritrovare la tua bussola interiore, affinché tu possa ritrovarti e intraprendere dei passi che corrispondono al tuo sentito e non spinti da aspettative o pressioni esterne.
Perché fare questo cammino con me?
Perché so cosa vuol dire desiderare un figlio che non arriva. So il prezzo psicofisico che si paga per intraprendere il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Perché conosco quel dolore, che toglie il fiato, il sonno, gli amici e gli affetti.
Perché so cosa vuol dire sentirsi rotta, non funzionante, inutile, inadeguata e so anche come aiutarti a capire che questi sono giudizi, non la descrizione della persona che sei.
Perché so che con le giuste domande è possibile trasformare questo dolore e allargare il significato delle parole famiglia, fertile, vita, nascita.